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Patrizia Saccà - Festival Mindful a Torino: Arte e Cultura per la Mente

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Patrizia Saccà
BIO
Patrizia Saccà è una delle pioniere dello sport paralimpico in Italia, con una carriera straordinaria nel tennis tavolo durata 28 anni. Nata nel 1957, ha iniziato a praticare sport dopo un incidente a 13 anni che l'ha resa paraplegica. La sua determinazione l'ha portata a competere in numerosi tornei internazionali, partecipando a due Paralimpiadi, tra cui Barcellona 1992, dove ha vinto la medaglia di bronzo, e Pechino 2008, dove ha ottenuto un quarto posto.
Oltre alla sua carriera sportiva, Patrizia è anche un'insegnante di yoga. Ha ideato il metodo "Saluto al Sole" per persone in sedia a rotelle, promuovendo lo yoga come pratica accessibile a tutti. Il suo approccio inclusivo allo yoga è stato inserito in numerose strutture sanitarie, tra cui unità spinali, per aiutare le persone a riconnettersi con il proprio corpo dopo traumi fisici.
Patrizia ha anche scritto diversi libri, tra cui Yoga a Raggi liberi, dove condivide la sua esperienza e le sue scoperte sullo yoga per persone con disabilità.. Oggi continua a essere un punto di riferimento sia nello sport paralimpico che nel mondo dello yoga inclusivo, aiutando gli altri a trovare benessere fisico e mentale.
Nel 2024, Patrizia Saccà ha pubblicato il suo libro Il Saluto alla Luna, un'opera che approfondisce ulteriormente il suo approccio inclusivo allo yoga. Il testo si concentra su una serie di asana, appositamente sviluppate per persone in sedia a rotelle o con mobilità ridotta, da praticare da seduti. Questo nuovo metodo, che completa il suo precedente lavoro sul *Saluto al Sole*, è pensato per offrire un'esperienza meditativa e rigenerante, accessibile a tutti, indipendentemente dalle capacità fisiche. Con questo libro, Patrizia continua a dimostrare che lo yoga può essere praticato da chiunque, promuovendo il benessere fisico, mentale e spirituale anche in contesti sfidanti.
mindful festival
To be Mindful Festival è nato da un'idea di Augusto Graziano, Rachele Ceschin e Marcella Manzini
e si avvale dell'organizzazione dell'associazione Centro Libenter.
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